Questa è stata la prima giornata in cui ho potuto testare a fondo e per diverse ore di fila l’autofocus continuo (AF-C) col reticolo di messa a fuoco ad inseguimento soggetto.
Come già segnalato nella recensione della Sony A7RmkII, l’autofocus è veramente un altro pianeta rispetto alla prima A7R sia per precisione che per velocità. Una volta presa confidenza con la macchina, la percentuale di foto perfettamente a fuoco è stata prossima al 100%.
Tutti gli scatti sono stati realizzati con un Batis 85mm.
Alla prossima occasione utile vedrò di provare come si comporta l’AF-C col 70-200 f4 G.
Nei dettagli si vede chiaramente che l’immagine è congelata e perfettamente a fuoco.
La macchina era impostata su priorità di diaframmi con un’esposizione di -0,7EV per evitare di bruciare i dettagli sotto la luce diretta del sole.
Pellicola “STANDARD” e bilanciamento del bianco “AUTO”.
Ho cercato di scattare sempre tra f5 ed f5.6 per avere abbastanza profondità di campo; con sensibilità ISO che andavano dai 400 ai 500 i tempi di scatto variavano da 1/2000s ad 1/4000s a seconda di quanto mi spostavo rispetto alla luce.
Che dire… per essere “solo” una mirrorless, la nuova Sony se la cava veramente bene e permette di osare anche in quei casi che solo un paio di anni fa ci avrebbero fatto desistere. Con l’arrivo delle nuove ottiche zoom Sony G-Master (tra cui un interessante 70-200 f2.8 con doppio motore di messa a fuoco) la situazione non potrà che migliorare.
Forse non sarà una macchina nata per fare fotografia sportiva, ma le possibilità di utilizzo si stanno allargando veramente tanto.
(per vedere la prova relativa all’autofocus della prima A7R clicca qui SONY A7R AUTOFOCUS TEST)